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mercoledì 1 giugno 2011

La mia bacheca è la città!

Vi trascrivo un articolo che ho letto tempo fa sulla rivista "Wired".
Mi ha colpito subito perchè l'idea è molto simile al nostro progetto dei blog, ma è sviluppata per lo più al di fuori del computer o di qualsiasi altro strumento tecnologico. In questo caso, infatti, la strada sostituisce la bacheca per lo scambio di messaggi: "Il mio progetto è un invito a uscire dagli spazi virtuali di Internet per riappropiarsi dello spazio fisico delle nostre città".


Dead Drops è un concept lanciato da Aram Bartholl, artista berlinese, sostenitore della libera diffusione delle idee. Per lui ogni mezzo è lecito per esprimere la propria opinione e passare informazioni che, in un qualche modo, possano tornare utili al prossimo. Così, un giorno, decide di  installare manualmente delle chiavette usb negli angoli più disparati della città: sui muri, sui monumenti, addirittura nelle prese d'aria. La metropoli si trasforma in un social network dove chiunque può archiviare nella chiavetta usb i file che vuole, rendendoli disponibili al passante che, munito di laptop, si collegherà alla stessa chiavetta per scaricarli e visionarli. L'idea ha fatto il giro del mondo e in rete ha un suo sito dove sono localizzate le chiavette nelle varie città. Noi abbiamo inviato una nostra collaboratrice a Parigi perché setacciasse le strade munita di laptop, in cerca di file, proprio come in una caccia al tesoro. Di seguito il suo resoconto.

Il metodo é quello delle spie all'epoca della guerra fredda. Le "cassette delle lettere morte" erano luoghi anomali in cui depositare documenti segreti in attesa che qualcuno venisse a recuperarle. Un libro in una biblioteca, una cabina telefonica, la base di un monumento cittadino. Lontani i tempi del Dottor Stranamore, a Parigi ci si diverte nuovamente a imitare gli 007 anni Sessanta. Solo che i documenti non riguardano più esattamente gli Sputnik o i "confindential files" della Cia. In compenso, frugando nel contenuto delle Usb sparse per Parigi, si possono trovare ottime ricette per una cena thailandese o lasciarsi cullare da una sinfonia di Beethoven. Se non siete né melomani, né gourmet, c'è sempre un manuale per diventare hacker provetti che può venire in soccorso. Ma andiamo per ordine. 



Di fronte al
26 di rue Beaubourg, una finta presa d'aria a gomito, a livello del marciapiede, discreta discreta e praticamente invisibile se le coordinate Gps del sito Dead Drops non ci costringessero a guardare proprio lí, ci mette letteralmente in ginocchio. Svitato il tappo di plastica, ecco la pen drive. Pc appoggiato a terra, l'usb fa il suo dovere e ci consegna i suoi file. Pochi per la verità. Un disegno ci informa che l'art performer parigino Cyan Cat "é passato di qua" e poi mp3 di Shihichi Osawa, alias Mondo Gross, star della pop giapponese e autore di diverse musiche per la Playstation.

Sul Lungosenna, incastrata nel muretto dell'argine, la chiave ha subito i capricci della meteo parigina ed è parzialmente danneggiata. Riusciamo però a scaricare Il Manifesto di Arham Bartholl e i principi del suo concept dead drops. Thomas, uno studente che ha l'abitudone di venire qui a leggere grossi tomi di fisica, ci informa che qualche giorno fa la chiave era ancora completamente viva e vegeta e consentiva anche il download di un ricettario thailandese. 

Effettivamente, tutta questo correre per la città sveglia la fame. Devono averlo pensato anche quelli dell' agenzia di comunicazione Hello Sunshine, che hanno posto una loro Usb in un lucchetto assicurato a una panchina in avenue Hoche, di fronte al lussuosissimo hotel Royal Monceau, da poco rinnovato per accogliere le star di passaggio a Parigi. Qualcuno di loro l'avrà notata? Se sí, c'é da sperare che siano fan dell'omelette di pollo -c'é una ricetta fantastica- o che da adolescenti tormentati, quali saranno stati anche loro almeno per qualche settimana prima di diventare icone glamour, abbiano amato Les fleurs du mal di Baudelaire, qui riprodotti in versione integrale.

Scendiamo lungo gli Champs Elysées direzione il Pont des Arts e il Louvre. Sul primo, un lucchetto agganciato alla ringhiera nasconde la pen drive. Peccato, qualcuno ha vandalizzato la chiavetta. Ci accontentiamo del paesaggio sull'Ile de la Cité, e visto che questo é il ponte degli innamorati ci convinciamo che qualcuno avesse scritto qualcosa di romanticissimo che non leggeremo mai. Con la faccia afflitta un po' da Sturm und Drang ci dirigiamo ai giardinetti del Carrousel du Louvre, e lí i poliziotti che pattugliano l'area del museo cominciano a fare facce strane nel vederci frugare fra le siepi. Poi, eccola: la pen drive e il suo contenuto di file logorroici saturi di sinfonie di Beethoven. Anche noi abbiamo il nostro momento romantico. 



Ultima tappa, il 14 esimo arrondisement, quello delle viuzze e dei "passages" segreti pieni di atelier di artisti, edere sui muri, verandine bucoliche e, ebbene sí, anche qualche nano da giardino. In una di queste vie,  rue des Termopyles, un grande e coloratissimo graffito attira lo sguardo. Una figura dall'aspetto tribale ci invita ad avvicinarci, ha qualcosa di ipnotico. La chiave é lí, in mezzo al tag. Scarichiamo cosí i pdf di Delicious Paper, una rivista gratuita patrocinata da Les Inrockuptibles e distribuita nei cinema MK2, dove giornalisti, esperti e commentatori anonimi interagiscono intorno a un tema. Seduti, spalle al muro e jeans sul pavé, ci facciamo una cultura. Non male, il ruolo del  "week-end spy "! 

(Tratto da "Wired" n.26 - Aprile 2011)

2 commenti:

  1. Davvero una grande e bell idea, sai se in Italia ci sono città in cui hanno installato chiavette?

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  2. No, purtroppo l'articolo non dice niente riguardo ad una possibile presenza delle chiavette in italia!

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