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venerdì 9 marzo 2012

Assignement 6 bis | PubMed

PubMed è una banca dati biomedica accessibile gratuitamente on line all'indirizzo http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/. Essa contiene oltre venti milioni di citazioni (per lo più pubblicate in lingua inglese) di articoli scientifici, di ambito biomedico o di scienze affini, raccolte dagli anni Cinquanta del Novecento fino ad oggi.

Quando si effettua una ricerca in una banca dati di solito si ha in mente un argomento oppure una o più parole chiave che si presume compaiano nei risultati; dunque si procede con la trascrizione di questa traccia, come ad esempio "heart diseases", nella casella di ricerca (ovviamente parole in inglese porteranno ad un maggior numero di risultati, in quanto, come detto in precedenza, l'inglese è la lingua impiegata in PubMed).
Spesso, però, il risultato è insoddisfacente per svariati motivi:
- non si hanno risposte, o si hanno in numero insufficiente;
- le risposte non sono pertinenti alla ricerca;
- si hanno troppe risposte, fra le quali è impossibile scegliere ciò che interessa realmente.

Quest'ultima possibilità è il mio caso, come è possibile notare nell'immagine sottostante (cerchio rosso).








Per ovviare a questi inconvenienti, una prima scrematura dei risultati può essere fatta tramite la barra sotto la maschera di ricerca che è dotata di alcuni comandi per affinare la ricerca o per ricavare informazioni aggiuntive (cerchio viola). In secondo luogo, il menu in alto a destra Filter your results (cerchio verde) permette di suddivere tutte le citazioni ottenute in Review, ovvero articoli che fanno una panoramica più o meno dettagliata di un determinato argomento, e in Free Full Text, ovvero quegli articoli di cui è disponibile il testo intero. E' utile, inoltre, vedere come di ogni citazione vengono riportati i dati principali, fra cui: tutti i nomi degli autori, il titolo dell’articolo in inglese e i dati bibliografici.

A questo punto, andando alla voce Limits, compaiono tutta una serie di parametri che aiutano il ricercatore nella riduzione del numero delle citazioni trovate.


Supponendo quindi, di voler cercare degli articoli sulle malattie cardiovascolari, pubblicate negli ultimi due anni, riguardanti la specie umana e che siano in lingua francese, il numero delle citazioni precipita da 859752 a...


 ...488! Decisamente meglio, ma è comunque un numero di citazioni che farebbe perdere troppo tempo per esaminarle tutte. Nel cerchio azzurro, intanto, è stato evidenziato il modo in cui PubMed ricorda al ricercatore che sono stati attivati i limiti, specificando quali.

Per fare una ricerca più approfondita, dunque, e limitare ulteriormente il numero di citazioni, si clicca su Advanced, voce adiacente a Limits. Questa opzione offre la possibilità di aggiungere altri termini di ricerca, delimitandola a campi ben specifici; in pratica si possono combinare più richieste, più domande (le cosiddette queries) tramite lo strumento Builder, che permette di utilizzare degli "operatori logici" quali:
- AND, se l'intento è quello di trovare tutti gli articoli in cui siano presenti tutti i termini di ricerca;
- OR, se si è interessati ad articoli contenenti o il termine di ricerca A o il termine di ricerca B, o entrambi;
- NOT, per escludere alcuni termini di ricerca.

Per capire meglio, posto direttamente la schermata che ho ottenuto una volta formulata la query ("heart diseases" AND "myocardium" = freccia gialla). Nel cerchio rosso in basso, invece, ho evidenziato la sezione History, dove vengono registrate tutte le azioni effettuate per la ricerca e i corrispondenti risultati ottenuti.


A questo punto, vengono visualizzati 17 articoli, che sono tranquillamente "spulciabili" anche senza l'aiuto di uno strumento informatico come PubMed.

mercoledì 7 marzo 2012

Assignement 6 | Letteratura scientifica

"La scienza conosce solo un comandamento: contribuire allo sviluppo scientifico."
                                                                                                      Bertolt Brecht


Altrimenti quale? Mi chiedo io.
Prima di avventurarmi nel mondo di PubMed, volevo spendere giusto due parole sui post sulla letteratura scientifica biomedica che ho appena finito di leggere.
La considerazione/domanda che mi viene da fare (e che mi ha portato anche alla scelta di cominciare questa piccola riflessione col pensiero di Brecht soprastante) è la seguente: perchè una persona del mondo della scienza dovrebbe pubblicare un articolo di letteratura scientifica se non per far in modo che i risultati che egli stesso ha ottenuto possano in qualche modo contribuire, completare od arricchire gli studi di qualcun altro? O magari per essere loro stessi migliorati da una seconda persona (nel caso in cui l'autore dell'articolo fosse uno solo)?
Per elogiarsi? Per vantarsi? Sarebbe veramente un peccato.
Quello che voglio dire è che, secondo me, il concetto di "sviluppo scientifico" è logicamente sottinteso a "letteratura scientifica" e a quest'ultima, analogamente, dovrebbe essere naturalmente associato il concetto di "risorsa pubblica". Lo dice anche la parola stessa: "pubblicare" un articolo significa renderlo pubblico, dunque accessibile a tutti! Ma ciò, purtroppo, non corrisponde alla realtà. Anzi: sembra quasi che questo "open access" sia visto come un lato negativo, visti i costi esagerati che vengono richiesti per un abbonamento ad una rivista scientifica. Al contrario, se più persone potessero accedervi liberamente, si avrebbe un apporto cospicuo e soprattutto eterogeneo di conoscenze, che non porterebbe ad altro se non ad un beneficio per la scienza, e quindi ad un suo sviluppo. Invece, è triste constatare come il potere ed i soldi vincono sul sapere scientifico, il quale viene visto semplicemente come uno dei tanti modi per arricchirsi, piuttosto che come una risorsa pubblica o, meglio ancora, un'eredità comune.